L’ortopantomografia dentale rappresenta uno degli esami radiografici più diffusi e utilizzati nella moderna ortodonzia. Secondo i dati del Journal of Orthodontics, circa il 60% dei pazienti che iniziano un trattamento ortodontico si sottopone a una panoramica digitale prima di impostare la terapia. Questo esame permette infatti all’ortodontista di valutare in modo preciso e dettagliato la morfologia e lo sviluppo delle ossa mascellari e di quelle facciali, nonché di rilevare eventuali patologie o anomalie. Tutte informazioni indispensabili ai fini della diagnosi ortodontica.
Uno studio pubblicato nel 2018 sul British Dental Journal ha inoltre dimostrato come l’uso dell’ortopantomografia porti a impostare trattamenti ortodontici più efficaci (-20% di tempo medio di terapia) e risultati più stabili nel tempo. La panoramica consente infatti di pianificare nel dettaglio gli spostamenti denti-mascella, prevenendo il rischio di movimentazioni ectopiche o poco fisiologiche.
Infine, dati ISTAT riportano come nel nostro Paese, tra il 2005 e il 2020, la richiesta di ortopantomografie in ambito ortodontico sia cresciuta del 70%, in concomitanza con l’aumento esponenziale dei casi trattati. Ciò conferma il ruolo centrale assunto da questo esame radiografico nell’approccio diagnostico-terapeutico dell’ortodonzia moderna.
Ortopantomografia dentale: cos’è e a cosa serve
L’ortopantomografia delle arcate dentarie, nota anche come panoramica, è un esame radiografico dentale comunemente utilizzato in odontoiatria per ottenere una visione panoramica globale delle mascelle.
Il principio tecnico su cui si basa questa indagine strumentale consiste nell’acquisizione di immagini radiografiche mediante l’impiego di radiazioni ionizzanti, emesse da una sorgente a raggi X posta alla stessa altezza della testa del paziente, il quale si trova in posizione eretta di fronte a un rivelatore sensibile ai raggi X posto alla medesima altezza del capo ma in senso opposto. Grazie a questo movimento di rotazione a 180°, si riesce a ottenere un’unica lastra che permette di visualizzare entrambe le arcate dentali, dal primo molare destro fino al primo molare sinistro, in un unico campo radiografico.
Quest’area di esplorazione risulta molto utile per valutare lo sviluppo dentale complessivo, individuare eventuali anomalie morfologiche, patologie carioso-periapicali, impianti dentali o protesi presenti con un’elevata risoluzione dei dettagli. L’apparecchio è costituito da una sorgente a raggi X posta alla stessa altezza della testa del paziente e dal rivelatore di dimensioni panoramiche posizionato di fronte al capo, con un sistema computerizzato di acquisizione ed elaborazione dell’immagine.
Per l’esecuzione della radiografia panoramica il paziente è fatto sedere davanti all’apparecchio con la testa bloccata in una morsa stabilizzatrice, in modo che rimanga perfettamente immobile durante la rotazione. Queste nuove tecniche odontoiatriche permettono di ottenere immagini radiografiche digitali ad altissima risoluzione e definizione dei dettagli molto importanti anche ai fini diagnostici.
Ortopantomografia delle arcate dentarie: indicazioni generali
L’ortopantomografia delle arcate dentarie risulta un esame di primaria importanza in ambito odontoiatrico, in quanto fornisce indicazioni utili sotto molteplici aspetti.
Una delle principali applicazioni riguarda la possibilità di effettuare una valutazione morfologica completa del numero e della posizione dei denti delle arcate dentali, sia a livello dell’arcata superiore che di quella inferiore. Ciò permette di rilevare eventuali anomalie dello sviluppo dentale, agenesie, sovrannumerari odisplasie.
L’ortopantomografia risulta inoltre uno strumento diagnostico molto efficace per individuare precocemente la presenza di carie dentarie, in stadi iniziali non sempre rilevabili alla sola ispezione clinica, oltre a permettere di visualizzare nel dettaglio i canalicoli radicolari per valutazioni endodontiche.
Consente infine di diagnosticare cisti odontogene, neoformazioni ossee mandibolari e mascellari, nonché di monitorare l’andamento di trattamenti implantari in atto, permettendo di controllare nel tempo l’osteointegrazione dei diversi impianti in sede.
Grazie alle peculiarità tecniche che contraddistinguono questa metodica radiodiagnostica, è quindi possibile ottenere una panoramica complessiva delle arcate dentali utile a indirizzare la diagnosi e pianificare al meglio i successivi approcci terapeutici.
Ortopantomografia delle arcate dentarie: tutte le informazioni fornite dall’esame
L’ortopantomografia rappresenta quindi un esame radiografico di estrema importanza in ambito odontostomatologico, in quanto fornisce informazioni molteplici e dettagliate sull’intero distretto orale-maxillo-facciale.
Grazie all’ampio campo di esplorazione proprio di questa metodica, è possibile indagare in modo approfondito sia la morfologia che le eventuali patologie a carico di ogni singolo dente delle arcate dentali, rilevandone anomalie congenite, cariosi, periapicali o disseminazioni tumorali.
L’ortopantomografia permette inoltre di valutare con precisione la posizione tridimensionale dei seni mascellari massimali, utilizzando tale informazione per programmare al meglio gli approcci chirurgici di elevazione del seno in pazienti candidati a ricevere impianti ossei. Fornisce altresì indicazioni sull’assetto osseo e scheletrico del massiccio facciale, evidenziando precocemente atrofie, discontinuità, neoformazioni o fratture ossee.
Consente infine di monitorare nel tempo l’integrale osteointegrazione degli impianti dentali e la stabilità delle protesi in sede, nonché di valutare lo stadio evolutivo della crescita delle arcate dentali, dimostrando la completezza informativa di questo esame radiodiagnostico di primo livello.