La parodontite avanzata è una delle patologie a più alta prevalenza in Italia, tuttavia spesso è diagnosticata in fase tardiva. Secondo i dati del Ministero della Salute risalenti al 2015, circa l’80% della popolazione italiana over 30 presenta in misura più o meno grave forme di parodontite.
Questo tipo di infiammazione cronica progressiva dei tessuti di sostegno del dente è generalmente asintomatica nelle prime fasi, per poi manifestarsi attraverso sintomi come alitosi, sanguinamento gengivale e mobilità dentale. Se non trattata, porta inevitabilmente al riassorbimento osseo orizzontale e verticale.
Uno studio condotto nel 2017 da ISTAT e dalla Società Italiana di Parodontologia e Implantologia ha messo in luce come la parodontite avanzata sia tra le prime cause che rendono necessaria la sostituzione di elementi dentali con impianti. In particolare, circa il 40% degli oltre 500.000 impianti posizionati ogni anno nel nostro Paese risulta indicato proprio in seguito a significative perdite ossee correlate alla parodontite cronica.
Alla luce di questi dati, risulta evidente come la prevenzione, diagnosi precoce e corretto trattamento della parodontite rivestano un’importanza cruciale per ritardare il ricorso a tecniche più invasive come l’impianto dentale carico immediato.
Parodontite avanzata: Cause e fattori di rischio
La parodontite avanzata è una malattia infiammatoria cronica dei tessuti parodontali, che se trascurata può evolvere in forma avanzata con marcato riassorbimento osseo.
La causa principale è da individuarsi nel biofilm batterico che si deposita sulla superficie dentaria e induce una risposta infiammatoria nel tessuto di sostegno. Pneumococchi, actinomiceti e altre colonie prosperano in presenza di placca, producendo tossine e enzimi di degradazione.
Ad accelerare il processo infiammatorio contribuiscono alcuni fattori sistemici predisponenti. Il fumo di sigaretta quadruplica il rischio di parodontite, agendo da carcinogeno ed inibendo l’immunità locale. Anche il diabete non controllato è un fattore protettivo, a causa dell’aumentata suscettibilità alle infezioni e della microangiopatia.
Genetica e fattori congeniti giocano un ruolo importante. Alcuni polimorfismi aumentano la produzione di citochine pro-infiammatorie con conseguente iper-suscettibilità all’infezione. Anomalie della morfologia ossea e inserzioni geneticamente ridotte del legamento parodontale sono associate a evoluzione più rapida della malattia.
Pertanto, un approccio multidisciplinare che elimini la placca e corregga i fattori sistemici di rischio è cruciale per prevenire e controllare la parodontite avanzata e ritrovarsi finalmente un’arcata dentale perfetta.
Parodontite avanzata Milano: Sintomi e manifestazioni cliniche
La parodontite avanzata si caratterizza per manifestazioni soggettive e cliniche specifiche. Tra i sintomi riferiti dal paziente spesso vi è il sanguinamento gengivale. Obiettivamente si nota in sede di diagnosi recessione gengivale con denudazione radicale, che accorcia visibilmente lo smalto.
Altro segno tipico è la mobilità patologica dei denti, indice di compromissione dei fasci fibrosi di sostegno, che tendono a divenire più sottili con aggravamento della malattia. Gli esami radiografici rivelano severo riassorbimento osseo a livello delle creste e delle pareti alveolari, con formazione di tasche parodontali patologiche e difetti ossei di notevole entità.
In alcuni casi si possono riscontrare ascessi gengivali suppurati e tragitti fistolosi a livello delle tasche di tessuto molle patologico circostanti i denti, come anche irregolarità radiografiche nella forma dell’osso sottostante, dovute probabilmente al proseguire del processo infiammatorio a livello osseo.
Questo quadro sintomatologico, associato a serie di comorbilità sistemiche, impone una diagnosi precoce da parte dell’igienista dentale e un trattamento specialistico da parte del parodontologo Milano, per arrestare la progressione della malattia e avere un sorriso perfetto e bocca sana.
Come si cura la parodontite avanzata
Il trattamento della parodontite avanzata prevede un approccio multidimensionale, volto sia a risolvere il mal di denti che a prevenire le ricadute:
- Igiene professionale mirata, fondamentale per rimuovere la placca patogena e disabituare il paziente.
- Debridement chirurgico sottogengivale: rimozione meccanica del tartaro e livellamento delle anomalie morfologiche radicolari.
- Intervento di riassetto gengivale con tecniche di mobilizzazione, rinoplastica e frenectomia per ristabilire la salute dei tessuti.
- Impiego per via sistemica di antibiotici ad ampio spettro contro i principali patogeni parodontopatogeni.
- Supporto metabolico per le comorbidità come diabete e condizioni ostruttive, al fine di ridurre il rischio di recidive.
- Monitoraggio post-trattamento mediante controlli periodontali, igiene di mantenimento e detersioni ultrasoniche, importante per preservare i risultati raggiunti.
Solo un approccio poli-specialistico integrato può condurre alla risoluzione stabile della patologia.