L’odontoiatria restaurativa rappresenta uno dei pilastri portanti dell’odontoiatria moderna. Questa si occupa infatti di ripristinare la forma, l’estetica e la funzione dei denti danneggiati in seguito a carie, traumi o altre patologie, attraverso l’impiego di avanzate tecniche e materiali.
Rispetto al passato, l’odontoiatria restaurativa ha compiuto passi da gigante, evolvendosi da semplici otturazioni in amalgama ad approcci sempre meno invasivi e capaci di replicare in modo eccellente l’aspetto naturale del dente. Oggi, grazie all’introduzione delle resine composite fotopolimerizzabili, delle ceramiche CAD/CAM e delle tecnologie digitali, è possibile eseguire ricostruzioni esteticamente indistinguibili dai denti originari.
Anche le tecniche sono radicalmente cambiate, con procedure sempre più computerizzate e veloci, in grado di abbattere i tempi delle sedute conservando al massimo i tessuti dentali. Tutto ciò ha reso le restaurazioni durature come non mai, restituendo in molti casi un sorriso perfetto ai pazienti.
A testimonianza della centralità che ha assunto, l’odontoiatria restaurativa rappresenta oggi una vera e propria specializzazione a sé stante, fondamentale per il mantenimento della salute orale nel lungo periodo e per il benessere psicofisico delle persone.
Odontoiatria restaurativa Monza Brianza: tecniche restaurative dirette
Le tecniche restaurative dirette rivestono un ruolo importante nell’odontoiatria restaurativa, al fine di preservare l’arcata dentale perfetta. L’odonto-riparazione rappresenta una delle principali tecniche utilizzate e consiste nel ripristinare la forma e funzione di un dente danneggiato mediante l’utilizzo di resine composites fotopolimerizzabili. Queste, se correttamente modellate e polimerizzate, garantiscono una elevata resistenza ed estetica.
Successivamente, si procede con la sigillatura e fissaggio cervicale allo scopo di prevenire fenomeni di microinfiltrazione e proteggere efficacemente la giunzione emideo–cementizia. Nel caso di lesioni più estese, l’odontoiatria restaurativa prevede la realizzazione di ricostruzioni indirette mediante inlay o onlay in composito o ceramica, materiali altamente performanti sia dal punto di vista meccanico che estetico.
Grazie all’impiego delle moderne tecniche restaurative mininvasive è possibile conservare un dente compromesso nella sua forma originaria, preservando nel tempo l’arcata dentale sia in termini funzionali che estetici.
Odontoiatria restaurativa estetica: tecniche restaurative indirette
Le tecniche restaurative indirette sono molto utilizzate nell’odontoiatria restaurativa estetica al fine di ricostruire arcate dentarie in modo naturale, con la somministrazione preliminare di anestesia dentale.
Le corone e i ponti in materiali plastici come la resina composita o ceramici quali zirconia e disilicato di litio, permettono di ricostruire un dente malato nella sua forma, dimensione e colorazione originali. Grazie alle moderne tecniche CAD/CAM, dall’impronta all’applicazione sono interamente computerizzate per garantire alte performance estetiche.
Nelle situazioni di edentulia, i ponti fissi sul dente o rimovibili su impianti consentono di ovviare alla mancanza di elementi dentali mediante protesi stabili, quasi indistinguibili da denti naturali. Anche nelle situazioni di dente compromesso nella sola struttura coronale, l’applicazione di corone indirette in ceramica o zirconia dopo odontoriparazione garantisce l’integrità e la bellezza dell’arcata dentale nel tempo.
Grazie alla moderna odontoiatria restaurativa indiretta è possibile risolvere situazioni estetiche complesse con risultati eccellenti e duraturi nel pieno rispetto dell’anatomia fisiologica.
Materiali restaurativi
I materiali restaurativi rappresentano un pilastro dell’odontoiatria contemporanea. Fra i più innovativi vi sono le resine composite. Le resine composites fotopolimerizzabili sono materiali aloplastici ampiamente utilizzati in odontoiatria restaurativa. Si compongono di una matrice inorganica a base di silicati di zirconio/ossido di berillio riempita con una componente organica costituita da monomeri di metacrilato di possibile polimerizzazione tramite radiazione luminescente blu.
Proprio grazie alle loro proprietà di indurimento fotocatalizzato mediante lampada LED blu, le composite permettono di modellare il materiale al letto della cavità cariosa e farlo indurire in pochi secondi conferendogli resistenza. Esistono diverse qualità di composite differenziate per composizione chimica e concentrazione di cariche, da quelle “universali” a basso modulo elastico a quelle “dentinali” ad alto modulo per lo strato marginale.
Grazie ai continui perfezionamenti sono in grado di garantire resistenza, biocompatibilità e buone proprietà estetiche e cromatiche nel tempo, risultando tra i materiali più versatili e conservativi in odontoiatria restaurativa. Grazie alla fotopolimerizzazione sono modellabili e induriscono in pochi secondi, risultando adatti a ricostruzioni conservative. Le ultime generazioni di nanocariche conferiscono elevata resistenza meccanica e translucenza.
L’amalgama dentario resta diffuso per otturazioni posteriori, in virtù di compatibilità biologica e longevità. Tuttavia tende ad essere sostituito da materiali esteticamente più affini al tessuto dentale. Le leghe nobili come oro e porcellana fondono resistenza e bellezza estetica, impiegandosi in protesi fisse. Le ceramiche, quali il disilicato di litio e la zirconia, replicano perfettamente colore e luminosità dei denti, per corone e ponti stabili e affidabili.
Infine, grazie ai sistemi CAD/CAM è possibile progettare e stampare in 3D qualsiasi protesi, sfruttando la tecnologia digitale per rispondere a ogni esigenza estetico-funzionale, nel pieno rispetto dei protocolli igienico-clinici più avanzati.