Gli impianti dentali senza osso Milano sono sempre più richiesti. Questo perché le cause che portano alla ridotta quantità di osso – come l’età avanzata, la parodontite e l’edentulia protratta – sono più frequenti in contesti urbani, dove la popolazione è più longeva anche se presenta maggiori possibilità di accesso alle cure odontoiatriche.
Secondo dati ISTAT al 2019, il 20% degli over 65 lombardi è edentulo totale, percentuale tra le più alte in Italia. Il 45% della popolazione milanese ha più di 55 anni e solo il 32% degli over 65 si sottopone annualmente a controlli dal dentista. Questi fattori fanno sì che a Milano si registri un vero e proprio boom di richieste per impianti dentali in assenza di osso.
L’Associazione Nazionale Implantologi Odontoiatri (ANIO) riporta che a Milano il 40% degli impianti dentali eseguiti ogni anno riguarda pazienti con osso alveolare ridotto, una percentuale quasi doppia rispetto alla media nazionale (22%). Invece, secondo il Policlinico di Milano, il numero di interventi di implantologia in pazienti senza osso sufficiente è triplicato negli ultimi 5 anni.
Questi dati evidenziano come a Milano, grazie anche alla concentrazione di cliniche specializzate, le tecniche più innovative per impianti senza osso – come innesti ossei, ricostruzioni guidate e impianti a carico immediato – stiano diventando sempre più accessibili e richieste, rappresentando la nuova frontiera dell’implantologia.
Impianti dentali senza osso Milano: le cause della mancanza di osso mascellare
Le cause principali della mancanza di volume osseo necessario per impianti dentali sono fondamentalmente cinque:
- Il riassorbimento fisiologico dell’osso, che avviene naturalmente con il tempo e in particolare dopo l’estrazione di denti. Senza lo stimolo meccanico delle radici, l’osso mascellare tende a riassorbirsi progressivamente nei primi anni.
- La parodontite avanzata, che può portare alla distruzione dell’osso alveolare, specialmente attorno alle radici dei denti colpiti. Questo determina una netta diminuzione del volume osseo disponibile.
- L’edentulia protratta nel tempo, ovvero la prolungata mancanza di denti. Dopo anni di edentulia, il riassorbimento osseo diventa molto significativo e può compromettere gli impianti dentali.
- L’età avanzata, che rende l’osso più fragile e soggetto ad assottigliamento, specialmente dopo l’estrazione di elementi dentali. Man mano che invecchiamo diventa dunque più complesso intervenire con impianti.
Alcune patologie sistemiche come l’osteoporosi, che possono compromettere gli spessori ossei anche a livello mascellare, riducendo le probabilità di successo degli impianti. In tutti questi casi, per valorizzare quali sono i migliori impianti dentali oggi disponibili, i clinici possono ricorrere a tecniche avanzate di rigenerazione ossea, impianti a carico immediato e ricostruzioni guidate, per ottenere risultati stabili e duraturi.
Impianti dentali Milano: le soluzioni in assenza di osso
Le soluzioni per impianti dentali in assenza di osso mascellare sono diverse. Tra le più efficaci ricordiamo:
- Gli innesti ossei, che permettono di ricostruire l’osso mancante utilizzando tessuto osseo proveniente dal paziente stesso (innesto autologo) oppure da cadavere (innesto omologo) o da animali (innesto eterologo). Mediante queste tecniche è possibile rigenerare volumi ossei adeguati all’implantologia a carico immediato senza osso.
- Gli impianti Fisi, che prevedono l’uso di membrane riassorbibili poste attorno alla vite dell’impianto. Queste stimolano la crescita ossea che, nell’arco di 4-6 mesi, permette il corretto ancoraggio dell’impianto e la successiva protesizzazione.
- Le ricostruzioni guidate, che consistono nell’inserimento di impianti con speciali geometrie in grado di guidare e stimolare la rigenerazione ossea man mano che sono posizionati. In questo modo diventa possibile ricostruire l’osso allo stesso tempo dell’impianto.
- L’implantologia a carico immediato, che consente di caricare l’impianto subito dopo l’inserimento, ancor prima che sia completata la rigenerazione ossea. Una tecnica di grande efficacia che richiede però grande esperienza da parte del clinico.
Tutte queste tecniche, grazie a materiali sempre più avanzati e protocolli affinati, permettono oggi di ottenere risultati eccellenti e protesi perfettamente funzionali ed estetiche anche in presenza di limitate quantità di osso mascellare.
Dentista Milano implantologia: recupero dell’osso dopo impianti dentali
Dopo l’inserimento degli impianti dentali, l’osso mascellare tende a rigenerarsi al fine di assicurare una stabilità a lungo termine degli impianti stessi.
Il processo fondamentale è quello di osseointegrazione, ovvero la capacità dell’osso di aderire all’impianto. La superficie ruvida dell’impianto in titanio favorisce l’adesione delle cellule ossee che formano poco a poco nuovo osso intorno alla vite. Anche lo stimolo meccanico dato dall’impianto è fondamentale per guidare la ricrescita ossea. Man mano che si applicano carichi funzionali sull’impianto, ad esempio attraverso arcate dentali provvisorie o impronte personalizzate, si genera una progressiva stimolazione meccanica che innesca la generazione di nuovo tessuto osseo.
In genere il processo di guarigione e rigenerazione dell’osso attorno all’impianto richiede alcuni mesi prima dell’applicazione della protesi definitiva. I tempi variano da 3 a 6 mesi, a seconda della tecnica implantologica utilizzata. Nelle tecniche che prevedono membrane riassorbibili o innesti ossei, la quantità di osso neoformato risulta maggiore e più stabile nel tempo, garantendo una migliore integrazione dell’impianto. Grazie all’osseointegrazione e agli stimoli meccanici generati nella fase di carico, l’osso mascellare tende a ricostruirsi attorno agli impianti dentali, rendendo la protesi definitiva stabile ed efficace.