Mangiarsi le unghie… in automatico
Le cause dell’onicofagia, la tendenza cioè a “mangiarsi le unghie”, possono essere numerose, ma in molti casi si tratta di un comportamento nato in periodi di stress e poi diventato abitudine, anche se le cause primarie sono scomparse. Il persistere di questo atteggiamento e la difficoltà ad eliminarlo, potrebbero dipendere dal fatto che portarsi le mani alla bocca, è un gesto molto facile, primitivo e automatico, come avviene per l’atto di introdurvi il cibo. Il soggetto in questione lo effettua pertanto in modo quasi inconscio e, spesso, senza la percezione di compierlo per rosicchiare le unghie.
Una “cattiva” abitudine
In genere, l’onicofagia non è limitata selettivamente ad una particolare unghia, ma è rivolta a tutte le dita delle mani e questo accresce la probabilità di trasporto di batteri in bocca.
Alcuni scienziati turchi hanno effettuato un test su 59 persone per verificare l’incidenza di tale probabilità, riscontrando la presenza di diarrea e vomito o batteri, come Escherichia coli, nel 76% dei casi esaminati.
È quindi un’ abitudine che può definirsi decisamente “cattiva”e che , secondo alcune stime, è rilevabile nel 30% dei bambini tra i 7-10 anni e nel 45% degli adolescenti, mentre sembra che una buona parte delle persone smetta di mangiarsi le unghie spontaneamente intorno ai trent’anni.
Denti e gengive ” sotto attacco”
I denti di chi ha l’abitudine di “mangiare e rosicchiare ” le unghie sono sottoposti a traumi meccanici continui e, fra le possibili complicanze di queste abitudini, figura il riassorbimento della radice del dente, con rischio di caduta; inoltre si rilevano frequentemente danni agli alveoli dentali e alle gengive, fino a problemi all’articolazione temporo-mandibolare. Da una docente di ortodonzia dell’Università di Bristol, giunge poi un particolare avvertimento per chi è sottoposto a trattamento ortodontico poiché in tale situazione, il fatto di mangiare le unghie potrebbe causare fratture dei denti.
Alitosi da…unghie?
In un soggetto sano e con una buona igiene, nell’ecosistema orale si stabilisce normalmente un equilibrio fra le numerose specie batteriche presenti, ma quando si mangiano le unghie, può avvenire un’alterazione di tale equilibrio con la comparsa di spiacevoli problemi di alitosi e di altre patologie .
Onicofagia: che fare?
Se in alcuni casi l’onicofagia si presenta in situazioni di estrema tensione, è però spesso possibile osservarla anche in occasioni di semplice inattività e non azione delle mani, come ad esempio mentre si guarda la televisione, si è in una lunga attesa o comunque in momenti di cosiddetta noia. È questo il motivo per il quale, tra gli accorgimenti più semplici, ma anche efficaci, vi è quello di “distrarsi”.
Come? Ad esempio manipolando un oggetto, una pallina oppure un semplice elastico o anche dedicandosi ad attività fisica e di rilassamento. Il consiglio può estendersi ai bambini, favorendo, nel loro caso, giochi all’aria aperta e la pratica dello sport preferito.
I nostri dentisti della clinica Dentalheart di Biassono consigliano inoltre di controllare lo stato della salute di denti e gengive sottoponendosi ad una accurata visita odontoiatrica per intercettare precocemente eventuali problematiche che l’onicofagia potrebbe generare, tra le quali anche situazioni di malocclusione, usura dello smalto o fenomeni correlati come il bruxismo.