Bocca e organismo sani: quante curiosità!
Tra le notizie più interessanti che riguardano la salute orale ce n’è una che spicca in quanto riguarda la possibile correlazione tra bocca sana e memoria. Tutti ben sappiamo quanto la memoria e le capacità cognitive siano importanti e ognuno vorrebbe conservarle integre per tutta la vita. Certo ci sono persone che la natura ha dotato di facoltà mentali straordinarie con possibilità di memorizzare testi e fatti in modo eccezionale, ma sembra che anche avere gengive sane e una buona igiene del cavo orale contribuisca a farci mantenere soddisfacenti performance intellettive.
I dentisti della clinica Dentalheart di Biassono consigliano pertanto in primo luogo di dedicare tempo e attenzione alla pulizia dei denti, almeno due volte al giorno. Questo consiglio è supportato da una ricerca dell’università della California dalla quale risulta che dei 5000 ultrasessantacinquenni esaminati in 18 anni, quelli che si lavavano i denti con una frequenza inferiore a una volta al giorno, erano più esposti a problemi di memoria rispetto a chi invece lo faceva tre volte al giorno.
La “lavata di…denti”di Maria Antonietta
Gli studi e le conoscenze igieniche attuali dimostrano quindi quanto siano importanti la pulizia e l’attenzione a denti e gengive per ottenere il benessere generale, ma ciò che forse un po’ ci sorprende è che anche in un passato non tanto prossimo si considerava fondamentale l’igiene dentale, almeno da parte delle donne.Nel ‘700 le dame di Versailles, per sfoggiare denti bianchi ed avere un alito fresco, utilizzavano la cenere di rosmarino che consisteva nella bruciatura di grossi gambi di rosmarino privati delle foglie; la cenere derivata da questa operazione doveva poi essere mescolata con le foglie stesse, così che potesse assorbirne tutto il profumo. La “cenere di rosmarino” così ottenuta veniva messa su un fazzoletto di lino e sfregata sui denti.
Per restare alla corte francese, un severo richiamo ad occuparsi dell’igiene orale che stava invece trascurando, venne inviato, tramite una lettera di fuoco che non mancò di avere effetto, dall’imperatrice Maria Teresa D’Austria alla figlia quattordicenne Maria Antonietta, da poco giunta a Versailles.
Corallo per gengive sane.
Qual è il colore della salute gengivale?
Il colore delle gengive deve essere rosa corallo, mentre se diventa più intenso volgendo al rosso, si renderà necessario un controllo odontoiatrico.
A ricordare questo facile check-up è la società italiana di Parodontologia e implantologia (SidP), dichiarando, attraverso le parole del suo Presidente, che la diffusione delle malattie gengivali è alta: infatti un italiano su tre sopra i 35 anni è affetto da parodontite, ovvero soggetto al ritiro gengivale e alla perdita precoce dei denti, e 8 milioni ne soffrono in una forma grave.
Considerando che la parodontite può anche determinare il peggioramento di patologie sistemiche come il diabete e l’artrite reumatoide, nell’obiettivo di ottenere un generale stato di salute che “inizi dalle gengive”, è perciò essenziale non trascurare segnali come sanguinamento , alitosi e dolorabilità, rivolgendosi subito allo specialista. Esiste però un atteggiamento ancora più efficace ed è quello di non attendere che tali segnali si manifestino , effettuando regolari controlli e periodiche pulizie professionali.
Fascino “respingente”
L’affascinante Clarck Gable, protagonista dell’indimenticabile “Via col vento”, non risultava “da vicino” così attraente a causa della sua… alitosi e di ciò pare si lamentasse la partner nel film, Vivian Leigh.
Secondo i gossip dell’epoca, sembra che l’alito “difficile”da sopportare derivasse dalla scarsa cura dell’attore per le sue protesi, sebbene fosse invece molto attento a quella della persona e degli abiti.
Circa 7,5 milioni di italiani utilizzano una protesi mobile ed i dentisti raccomandano, sia nel caso di protesi mobile che fissa, il controllo odontoiatrico periodico, come necessità imprescindibile per la salute orale e quindi di tutto il corpo.
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