Per parodontologia si intende ramo odontoiatrico che si occupa della prevenzione, diagnosi, cura e mantenimento tessuti molli e duri che circondano il dente. Questi sono chiamati complessivamente “tessuti del parodonto” e comprendono gengiva, osso alveolare, cemento radicolare e legamento parodontale. Per tutto ciò che riguarda i controlli di Ortodonzia Milano, è possibile affidarsi ai nostri servizi come gli interventi di  Devitalizzazione Dente Milano e Cura delle carie Milano.

Parodontologo Milano: chi è e cosa fa

Il dentista specializzato nella prevenzione, nella diagnosi e nel trattamento delle malattie parodontali è chiamato parodontologo. Ricorrendo a interventi di chirurgia rigenerativa o riabilitativa, il Parodontologo Milano ripristina la corretta funzione dei tessuti ossei e gengivali ed è esperto nel trattamento delle infiammazioni orali.

Prediligendo un approccio di tipo conservativo, come l’odontoiatria conservativa e l’endodonzia il parodontologo si propone di:

  • preservare i denti naturali o gli impianti dei pazienti: per questi ultimi è possibile approfondire l’Implantologia dentale Milano.
  • conservare e ripristinare quando possibile lo stato di salute dei tessuti di supporto.

Sia nel caso adotti un approccio di tipo conservativo che di tipo protesico, l’odontoiatria non può non considerare il lavoro della parodontologia. Quest’ultima appare infatti necessaria per la conservazione dello stato di salute delle gengive e, di conseguenza per la loro funzione masticatoria, fonatoria, ed estetica.

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Malattia parodontale: quali e quante sono

La totalità di patologie che colpiscono i tessuti parodontali, ovvero la gengiva, il legamento parodontale, l’osso alveolare e il cemento, prende il nome di parodontite e si manifesta in differenti tipologie.

malattie gengivali: ovvero infiammazioni di tipo reversibile che interessano i tessuti molli marginali sopra la struttura ossea. Presentano come principali sintomi sanguinamento, il rossore e il gonfiore. Due sono le tipologie di lesioni gengivali:

  1. placca indotta: ovvero gengiviti causate dalla placca dentale e alla quale possono o meno contribuire altri fattori locali. Può inoltre essere modificata da farmaci o fattori sistemici.
  2. gengivite da non placca indotta: indotte da specifici batteri, funghi o virus. Possono avere origine genetica oppure derivare condizioni sistemiche come patologie dermatologiche o reazioni allergiche. In alcuni casi sono provocate da lesioni traumatiche provocate ad esempio da un uso non corretto dello spazzolino.

Si parla di parodontite nel caso in cui l’infezione arrivi al legamento parodontale, dunque a tessuti parodontali profondi, all’osso alveolare o al cemento radicolare. Si tratta di una malattia irreversibile che, quando non viene curata, può essere causa della perdita dei denti. Ne esistono diverse forme:

  • parodontite cronica:dal punto di vista clinico è caratterizzata da infiammazione gengivale, sanguinamento dell’area della tasca gengivale, formazione di tasche parodontali, perdita di attacco clinico e di osso alveolare e presenza di recessioni gengivali. Causata principalmente dalla placca batterica, la sua gravità dipende anche dalla reazione infiammatoria del paziente. Può avere una forma localizzata o una  forma generalizzata.
  • parodontite aggressiva: riguarda un gruppo di forme rare e spesso gravi di parodontite. Diversamente dalla parodontite cronica si caratterizza per una progressione rapida e può presentarsi sia in forma localizzata che generalizzata e può presentarsi in qualsiasi età.

Parodontite: una brutta infiammazione

Per parodontologia si intende la branca dell’ odontoiatria che cura il parodonto inteso come l’insieme dei tessuti di supporto che nutrono e fungono da sostegno al dente. Infatti il dente, è inserito nell’osso con le sue radici e queste ultime vi si connettono per mezzo di alcune strutture microscopiche. Fra queste vi sono legamenti, vasi sanguigni e nervi. Di conseguenza il parodonto condiziona la vita biologica del dente provocando, se si ammala, la malattia parodontale. Denominata comunemente piorrea, si distingue a partire dal suo grado di gravità ed estensione. La sua causa è la presenza di batteri nella saliva che si attaccano al dente sotto forma di placca. Questa, già dopo otto ore inizia a calcificarsi divenendo in breve tempo impossibile da rimuovere con lo spazzolino. In tal caso prende viene chiamata tartaro.

Centri cura Parodontite Milano: quando, dove e perché rivolgersi a un Parodontologo

Sarebbe auspicabile che la parodontite, così come altre malattie del cavo orale vengano individuate e curate in modo più tempestivo possibile. Prima ci si rivolge a un parodontologo, più diviene possibile intervenire in modo efficace ricorrendo a metodi meno invasivi. Non conviene dunque attendere a lungo prima di consultare uno studio dentistico ma rivolgersi a quest’ultimo già a partire dalle prime avvisaglie per evitare di dover ricorrere a Protesi Dentali Milano. Essendo la parodontite un’infiammazione cronica, tende a peggiorare anche senza che ciò comporti necessariamente sintomatologie visibili.

Un esempio è quello relativo alla tasca parodontale. Quest’ultima corrisponde allo scollamento localizzato di una parte di gengiva dalla radice del dente, non diagnosticabile se non tramite un sondaggio parodontale.

Causata dall’accumulo di batteri, la parodontite ha la tendenza ad espandersi coinvolgendo la totalità dei tessuti e degli apparati che fungono da supporto al dente e conducendo a complicazioni anche molto gravi. Tra questi vi sono le gengive, le ossa in cui affondano le radici e il legamento parodontale. Nel caso in cui arrivasse ad uno stadio avanzato, sarebbe più difficoltoso intervenire per curarla.

Fra i sintomi più gravi della parodontite, vi sono, quindi, recessione gengivale, fastidi e dolori più o meno forti al cavo orale, alitosi, formazione di pus fra denti e gengive, aumento degli spazi fra un dente e l’altro, dondolamento dei denti e perdita di uno o più di essi. Tutti problemi che potrebbero essere facilmente scansati con cure puntuali e visite periodiche. 

Miglior parodontologo Milano: cura e prevenzione in città

Per prevenire la comparsa di  malattie gengivali quali gengivite e parodontite, e` necessario in primo luogo dedicarsi a una cura quotidiana di denti e gengive. Ciò consiste nell’acquisire corrette abitudini circa l’igiene orale e svolgere con regolarità controlli professionali presso  uno Studio Dentistico Milano

 Per quanto riguarda l’igiene orale, i passaggi fondamentali sono:

  • lavaggio dei denti con lo spazzolino almeno due volte al giorno.
  • pulizia degli spazi interdentali almeno una volta al giorno prima di lavarsi i denti. Per farlo si possono utilizzare il filo interdentale e i cosiddetti scovolini ovvero gli spazzolini interdentali.
  • utilizzo di collutori antisettici dopo il lavaggio dei denti. Questi sono adibiti alla prevenzione dell’accumulo di placca.

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FAQ TRATTAMENTI

Le domande frequenti dei nostri pazienti sui trattamenti di paradontologia.
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Che cos'è la paradentosi o parodontosi?

Un’infezione cronica delle gengive e dell’apparato di supporto del dente. Una malattia seria che causa gran parte della perdita dei denti nei soggetti adulti.

Che cos'è la gengivite?

Stadio iniziale della paradentosi, la quale si manifesta con arrossamenti e gonfiori delle gengive. Esse iniziano a ritrarsi lasciando spazio vuoto fra i denti, ed è proprio qui che si formano le cosiddette sacche gengivali e i loro accumoli purulenti. Le gengive in questo stato sono solitamente doloranti e sanguinano quando le laviamo con lo spazzolino.

Che cos’è la sacca gengivale?

Un accumulo di pus che si forma tra i denti e le gengive a causa della ritrazione dovuta al processo infiammatorio della gengivite.

Che cos’è la malattia paradontale?

La malattia paradontale è un complesso di malattie che possono colpire ogni fascia di età, più frequente è l’adulto dai 40 ai 60 anni. La parodontopatia è una malattia cronica, quindi può essere curata, ma non eliminata in modo definitivo ed è una delle cause più importante di perdita di denti. Interessa i tessuti deputati al supporto denti, il legamento paradontale, il cemento radicolare e l’osso alveolare.Queste tre strutture costituiscono il paradonto profondo al quale devono essere aggiunte le gengive che rappresentano il parodonto superficiale.

Quali sono le cause che la provocano?

Deriva da una placca batterica, un’ insieme di batteri all’interno del cavo orale. Sono necessarie determinate condizioni per far si che questi batteri agiscano provocando lo sviluppo della parodontopatia, che possono essere: la predisposizione del paziente, come al fattore ereditario; una scarsa igiene orale, il tartaro sopra e sottogengivale, malattie sistematiche come il diabete, il fumo della sigaretta e il digrignamento ed il serramento dei denti durante la notte.

Posso ammalarmi di paradentosi nonostante una buona igiene orale?

Il manifestarsi della paradentosi a volte è inevitabile, a prescindere dalle abitudini igieniche, può anche essere contratta per disposizione genetica.

Bisogna preoccuparsi se le gengive sanguinano ogni volta che si utilizza lo spazzolino?

Potrebbe essere un sintomo della paradentosi, ma per saperlo con certezza è necessario recarsi il prima possibile dal dentista.

Quali sono i sintomi della paradentosi?

Sono numerosi e molto lievi, queste rende difficile accorgersi in autonomia. I sintomi principali sono: gengive doloranti, gonfie ed arrossate, gengive sanguinanti, denti instabili, alitosi e cattivo sapore in bocca.

Come prevenire la paradentosi?

Mantenendo una buona igiene orale quotidiana, che comprende uso di spazzolino e dentifricio almeno due volte al giorno, l’uso di collutorio e filo interdentale, infine almeno due volte all’anno effettuare una pulizia dei denti per rimozione di tartaro e placche.

Cosa succede se la paradentosi non viene curata?

Oltre ad attaccare le gengive, a lungo andare se non curata, contagerà ogni apparato di supporto dei denti. In questo stadio il dente sarà instabile, fino a quando non raggiungerà uno stadio più grave nel quale cadrà definitivamente. Questo porterà conseguenze sul piano funzionale, sul piano estetico e soprattutto sul piano psicologico. In particolare recenti studi sostengono che pazienti con parodontopatia sembrano essere più a rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, osteoporosi e nelle donne ad avere gravidanze che esitano in nascite premature e sotto peso.

Che cosa s’intende per apparato di supporto del dente?

Comprende le gengive, l’osso mandibolare o mascellare ed il legamento periodontale che lega il dente all’osso, senza questo apparato il dente non si reggerebbe e cadrebbe. Se perde la sua funzione tutti i denti cadrebbero.

Quali sono le categorie esposte a rischio di contrarre la paradentosi?

I diabetici che hanno un rischio pari a sette volte maggiore rispetto a quello di un individuo sano. Tra le categorie a rischio sono presenti anche i fumatori, i soggetti al colesterolo ed i trigliceridi alti.

La paradentosi è una malattia ereditaria?

Si, può esserlo, se sono presenti diversi casi in famiglia è necessario fare controlli più frequenti così da diagnosticarla nel suo stadio iniziale. Questo favorirà risultati migliori nella cura.

La paradentosi è curabile?

Si, ma dipende dallo stadio di avanzamento, all’inizio le prospettive di guarigione sono buone, mentre a lungo andare si riducono sensibilmente.

Quanto dura la cura della paradentosi?

Dipende tutto dallo stadio di sviluppo della malattia e dalle condizioni di salute generali del paziente. Le categorie ha rischio sono quelle dei pazienti con sistemi immunitari più deboli che sono destinati a cure più lunghe.

Che cos’è una tasca parodontale?

Un accumulo di placca sul bordo gengivale che rilascia batteri, che tramite lo scollamento della gengiva, formano questa tasca. Una tasca parodontale è rappresentata da uno stato di infiammazione a carico della gengiva che provoca uno spostamento più apicale della giunzione tra dente e gengiva. Una tasca superiore ai 4 mm, rappresenta una zona ad alto potenziale di rischio per la progressione della malattia.

In che cosa consiste la visita parodontale?

Consiste nell’esaminare lo stato di salute dei tessuti di supporto dei denti, cioè le gengive, le ossa alveolari e il legamento parodontale. E’ necessario infatti eseguire il così detto set parodontale radiografico. Esso consiste in 14 o 18 radiografie endorali che sono in grado, con grande precisione, di fornire informazioni sulle strutture profonde che non possono essere valutate clinicamente. Inoltre spesso sono necessarie delle impronte per poter realizzare dei modelli in gesso delle arcate per poter valutare il modo nel quale i denti combaciano. Per finire possono essere richieste delle fotografie che serviranno come base iniziale a cui riferirsi durante la terapia per valutare i progressi fatti.

Come si curano le malattie parodontali?

Lo scopo ultimo della terapia è quello di rendere il cavo orale sano e facilmente mantenibile attraverso la semplice igiene domiciliare. Questa terapia prevede diverse fasi, la prima prevede l’osservazione. Viene pulito il bordo gengivale, lucidate le superfici dentali e l’apprendimento delle corrette norme di igiene orale, in caso di lievi gengiviti questa fase può essere sufficiente. Quando si parla di malattie parodontali moderate o severe, sarà necessaria una pulizia più profonda con anestesia locale, detta levigatura radicolare.
Il terzo livello prevede un’ intervento nel quale verranno eliminate per via chirurgica le tasche e gli eventuali difetti ossei. A questo punto possono esserci due diverse soluzioni, quella di recuperare del tutto o almeno in parte il tessuto distrutto dalla malattia o in alternativa una chirurgia resettiva, che elimina tasche e difetti presenti. Il quarto livello d’intervento è una terapia di mantenimento, la fase più importante e delicata, nella quale la mancanza di adeguate norme igieniche domiciliari e costanti controlli possono causare la ricorrenza della malattia e gravi conseguenze per il mantenimento degli elementi dentari compromessi. Un elemento fondamentale per l’intervento che fa da coordinamento fra paziente e parodontologo è l’igienista dentale, che svolge molte delle fasi di motivazione e controllo della terapia.



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